Un borgo ligure, con il portico ricavato nel lieve propendersi della banchina, spazio rubato al mare, nella piccola cala, perchè lo spazio è ridotto, eppur vitale, compresso tra monte e mare, nelle cinque terre. allora si è costretti a fare dell’esterno un interno: qui esordisco con un commento che faccio appartenere ad una seconda serie di potenziali memorie che dalle architetture autoriali passa ai luoghi, immancabile negli spazi aperti di Andreini, come nell’Alvaro Siza del padiglione Carlos Ramos a Porto l’albero a chiusura della prospettiva della corte strombata, quell’obelisco che è anche della città di Como di cui misura il suo rapporto con il paesaggio.
Un borgo ligure, con il portico ricavato nel lieve propendersi della banchina, spazio rubato al mare, nella piccola cala, perchè lo spazio è ridotto, eppur vitale, compresso tra monte e mare, nelle cinque terre. allora si è costretti a fare dell’esterno un interno: qui esordisco con un commento che faccio appartenere ad una seconda serie di potenziali memorie che dalle architetture autoriali passa ai luoghi, immancabile negli spazi aperti di Andreini, come nell’Alvaro Siza del padiglione Carlos Ramos a Porto l’albero a chiusura della prospettiva della corte strombata, quell’obelisco che è anche della città di Como di cui misura il suo rapporto con il paesaggio.
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